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La bandiera vola tra le emozioni della storia – Intervista al Gruppo Sbandieratori e Tamburini di Torrita

La bandiera vola tra le emozioni della storia – Intervista al Gruppo Sbandieratori e Tamburini di Torrita

Per ricercare l’origine della figura dello sbandieratore dobbiamo risalire al periodo medievale e più precisamente all’ambiente di guerra. La bandiera era il segno dell’orgoglio cittadino ma allo stesso tempo esprimeva un’esigenza tattica ed era punto di riferimento durante il combattimento. Gli sbandieratori servivano per comunicare con i reparti: attraverso lanci e sventolii dei vessilli veniva infatti indicato l’attimo più propizio per l’attacco, i movimenti da effettuare con le truppe e le fasi salienti della battaglia, secondo un codice ben preciso.

Il maneggio delle bandiere era affidato a bravi militi che avevano il compito di difendere le proprie insegne sino alla morte. Dovevano essere fedeli, discreti e ingegnosi oltre che istruiti in diverse lingue per comunicare con i nemici sul campo di battaglia. Se i nemici catturavano uno sbandieratore, questi, nonostante violenze e torture, non dovevano assolutamente rivelare i segreti che gelosamente custodivano.

Oggi della figura dello sbandieratore è rimasto l’aspetto estetico e lo spettacolo che determinano l’atmosfera di una festa, una figura che fa vivere la bandiera con uno sventolio preciso e multicolore che sia scandito dai tempi indicati dai tamburi e dalle chiarine. Quello che non è cambiato nei secoli, però, è la paura, l’insicurezza e soprattutto l’onore e l’orgoglio che ogni sbandieratore e tamburino prova quando veste i colori della propria contrada che sia essa un’epoca antica o moderna.

Juri Gigliotti, presidente Gruppo Sbandieratori e Tamburini Torrita di Siena

Sensazioni strane e allo stesso tempo difficili da descrivere quelle provate da uno sbandieratore o tamburino, ma che la nostra redazione è riuscita a carpire dalle parole di Juri Gigliotti, neo presidente del Gruppo Sbandieratori e Tamburini di Torrita di Siena.

Il Gruppo Sbandieratori e Tamburini di Torrita di Siena nasce nel 1991, figlio naturale dell’Associazione Sagra San Giuseppe, l’associazione che organizza ogni anno il Palio dei Somari. Il gruppo è attualmente composto da 50 elementi tra sbandieratori, tamburini, chiarine, armati e tutte le persone che lavorano dietro le quinte per la crescita dei questa bella realtà torritese.

Lo scopo del Gruppo è quello di far conoscere e promuovere il territorio di Torrita di Siena, il suo Palio e tutta la passione con la quale viene vissuto, rievocando la tradizione dell’epoca tardo-medievale senese. Il Gruppo si esibisce in suggestivi cortei e in curate evoluzioni capaci di far rivivere uno scorcio di vita medievale, utilizzando le bandiere delle 8 contrade e dei 4 castelli del Palio dei Somari di Torrita.

Ogni contrada sfila il giorno del Palio in un suggestivo corteo che racchiude quasi 300 figuranti in costume. All’interno del corteo vi sono due sbandieratori e due tamburini per ogni contrada che si sfidano il sabato antecedente al Palio, in una gara a coppie nella piazza del Comune. Questa gara ha raggiunto negli anni alti livelli di qualità, destrezza e sincrona armonia nelle esibizioni presentate dalle coppie di concorrenti. La domenica del Palio tutti gli sbandieratori e i tamburini delle Contrade si esibiscono insieme in esecuzioni di piccola squadra, grande squadra e numero dei musici.

Ciao Juri, primo anno di palio da neo presidente del Gruppo Sbandieratori e Tamburini di Torrita, come ti senti?

Sono molto emozionato. Spero di essere all’altezza di questi ragazzi perché l’impegno che mettono in tutto quello che fanno è massimo e quindi li devo rappresentare nel migliore dei modi’

Come si sta preparando il gruppo in vista del Palio e quali sono i numeri che porteranno in piazza il giorno della grande corsa?

‘Il gruppo si sta preparando con prove continue, studi e tanti consigli da chi è stato sbandieratore o tamburino prima di loro. Spesso far conciliare impegni personali e prove non è semplice e quindi i nostri ragazzi fanno i salti mortali per poter essere impeccabili il giorno del Palio. È un gruppo fantastico e sta facendo un ottimo lavoro. Quest’anno il giorno del Palio porteranno in piazza due numeri: uno composto da sei sbandieratori e otto tamburini, uno per contrada, e un altro in cui ci saranno otto sbandieratori e otto tamburini. Inoltre ci sarà il numero aggiuntivo dei castelli composto da quattro tamburini e quattro sbandieratori”.

Oltre al vento, qual è l’insidia più temuta da uno sbandieratore?

‘Oltre il vento l’insidia più temuta è sicuramente l’emozione. L’emozione potrebbe giocare brutti scherzi, perché portare in piazza i colori della tua contrada, farli sventolare a ritmo di tamburi è una scarica di adrenalina che non ti abbandona mai, ma allo stesso tempo ti da la giusta carica per affrontare il numero. Questi momenti ti regalano un insieme di emozioni difficili da spiegare che solo vivendoli si possono capire’.

Ed è proprio la voglia di continuare a tramandare queste emozioni e la passione per la bandiera che nel 2005 nasce la Scuola Sbandieratori e Tamburini di Torrita, dedicata ai bambini dai 9 ai 14 anni. La Scuola Sbandieratori e Tamburini si è esibita all’interno di molti contesti sia nel nostro territorio che nelle province e nelle regioni limitrofe. Veder crescere le nuove generazioni vicine all’arte della bandiera, del tamburo e della chiarina, garantendo così il tramandarsi della propria tradizione e attività, è fonte di orgoglio e soddisfazione per il Gruppo Sbandieratori e Tamburini, che rappresenta ormai fiore all’occhiello della propria comunità.

Che effetto fa essere considerati uno dei gruppi più apprezzati e ammirati della Valdichiana?

‘Fa estremamente piacere e onore ad essere visti così dagli altri gruppi della Valdichiana, perché significa che stiamo lavorando bene, frutto di anni di lavoro e di molti sacrifici da parte delle persone che ne hanno fatto parte nel tempo. In questo ci ha aiutato molto la scuola dei piccoli sbandieratori e tamburini, con la quale siamo partiti sette anni fa e adesso stiamo raccogliendo i risultati di quel lavoro. La buona preparazione ricevuta dai piccoli fa bene alla crescita del gruppo e vedere che oggi quei bambini sono cresciuti e quindi passati nel gruppo dei grandi, fa sicuramente piacere’.

Del gruppo fanno parte anche diverse donne. Com’è cambiato, negli anni, il ruolo delle donne nel gruppo e quante ne fanno parte attualmente?

‘Le donne, fino a poco tempo fa, non erano così numerose come adesso. In passato hanno ricoperto il ruolo di porta insegne e ci aiutavano dietro le quinte: mi viene da citare e ringraziare Francesca Rossi e Daniela Bonollo. Le quote rosa stanno prendendo sempre più campo sia tra gli sbandieratori e che tra i tamburini e anche nella scuola è arrivato un bel gruppetto di bambine. Quest’anno poi, nel gruppo dei grandi, ci sarà sempre la coppia di donne della contrada Porta a Pago e quindi anche quest’anno ci sarà una bella rappresentanza di donne che non solo fanno parte dell’uscita della domenica del Palio ma partecipano attivamente a tutta la vita del gruppo’.

Ci sono rivalità tra gli sbandieratori e tamburini del gruppo?

‘Le rivalità ci sono, però si tratta di sana competizione. Tra i ragazzi c’è molto affiatamento perché la giornata del Palio siamo tutti insieme per suonare in piazza e portare in alto i colori di Torrita. Non ci sono mai stati litigi, ma solo, ripeto, una sana competizione’.

L’esperienza acquisita negli anni dai ragazzi, oggi adulti, ha portato ad adattare le loro esibizioni a ogni necessità richiesta, con la possibilità di esibirsi in spettacoli di grande squadra, piccola squadra e singolo e numero dei musici. Molte sono state le piazze entusiasmate dai colori torritesi negli ultimi venti anni di attività, italiane ed europee, ecco alcuni esempi: Middelalder Festival di Horsens, Middelalder Festival di Oslo, Santiago de Compostela, Piazza San Pietro a Città del Vaticano, Beauvais e Budapest.

Juri Gigliotti al suo primo anno da presidente del Gruppo sente molta responsabilità e alle giovani generazioni spera di riuscire a tramandare l’amore per la festa, la passione per la bandiera o per i tamburi o le chiarine, ma soprattutto l’impegno di cui la manifestazione ha bisogno per crescere ancora e le gioie e i dolori che possono portare questa meravigliosa festa, simbolo di aggregazione e comunità.

1 comment

  1. Ciao, ti scrivo a nome della Contrada dell’Arco di Stroncone; Per la giornata del 25 Agosto alle ore 21 stiamo organizzando una sfida a suon di tamburi tra alcuni gruppi dell’umbria; La gara non prevedere alcun costo di iscrizione e mette in palio un montepremi di 700 euro suddivisa in 3 premi. Il mio numero è 3473151061; Sareste interessati a partecipare? Fateci sapere al più presto. In tal caso vi invierò il regolamento. Ciao Simone.

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