No, non è la parodia e neanche la rivisitazione della famosa favola dei fratelli Grimm, Biancaneve e i sette nani, ma è la nuova campagna di comunicazione di HYPE, che letteralmente significa montatura, il nuovo marchio di occhiali da sole e da vista.
HYPE, marchio lanciato nei mesi scorsi dalla Moa Ottica, si propone come fenomeno internazionale dell’estate 2013 nel variegato mondo degli accessori di moda.
La Moa Ottica, di proprietà di Renato e Corrado Merlo, nasce a Brescia nel 1948, fondata dal loro nonno Giuseppe Maffizzoli. La vera svolta arriva nel 1975 quando, mentre tutti i produttori di occhiali da sole decidevano di vendere il prodotto all’estero, in Germania e America soprattutto, la famiglia Merlo decise di restare in Italia, scegliendo una strada ben precisa: quella della qualità, del servizio al cliente e dell’innovazione. Oggi la Moa Ottica ha sede a Roè Volciano, Brescia, e produce principalmente conto terzi per marchi di prestigio internazionale come Balenciaga, Ermanno Scervino, Bottega Veneta, Marc Jacobs, Louis Vuitton, Yves Saint Laurent. La Moa Ottica è in grado di fare prodotti molto complessi e di realizzare lavorazioni particolarissime.
Proprio per questo motivo nel marzo 2013 è nata HYPE, una linea di occhiali da sole e da vista di elevata qualità grazie alla produzione 100% Made in Italy, dal design moderno e accattivante. Lenti Zeiss, inserti metallici e polimero di origine vegetale ricavato da cotone e legno, sono le caratteristiche del nuovo prodotto, che a detta di chi li produce vuole avere la pretesa di far passare di moda i Ray-ban.
L’idea di HYPE è nata dalla mente di Corrado Merlo, oggi proprietario di Moa Ottica, durante uno dei suoi viaggi in California, aiutato da due suoi amici surfisti Bryce Marino e Tom Akly di Newport Beach, e insieme hanno dato vita a montature originali e sportive, trasmettendo così un messaggio eco-sostenibile. HYPE si rivolge ad un pubblico che segue la moda, ma che non sono sue “vittime”, un pubblico che ha un suo stile personale, al passo con i tempi e che pongono una particolare attenzione ai prodotti “green oriented” e di alta qualità.
Ma il prezzo?? Molti di voi se lo staranno già domandando. “Etico” come l’hanno definito di produttori, ma parlando in termini spicci, un po’ più basso dei Ray-ban, perché ormai i divi e gli esibizionisti non subito più il fascino del marchio.
Infine non mi resta che chiarire la scelta dei nani come super testimonial della loro campagna pubblicitaria. L’utilizzo dei nani nasce proprio dal pubblico e dal target a cui si riferiscono gli occhiali. Sì, perché questo prodotto non piace solo ai surfisti di Newport Beach e ai rapper, ma anche agli esponenti dell’Hip Hop e alla signore monegasche, un parterre eterogeneo, quindi, che rimanda allo svariato e variegato mondo dei setti nani, ognuno con caratteristiche diverse, mentre Biancaneve, pura e innocente, e tanto meno “fashion victim”, opta per delle semplici, ma pur sempre versatili nel loro piccolo, lenti a contatto.