Il viaggio alla scoperta delle otto Contrade di Torrita di Siena inizia da Porta Nova, la vincitrice della scorsa edizione del Palio dei Somari, situata sulla sezione di centro storico che da Passeggio Garibaldi conduce a Piazza Matteotti, passando per Via Ottavio Maestri.
Questa Contrada deve il suo nome al fatto che, dei quattro ingressi al centro storico di Torrita, corrisponde all’entrata più recentemente costruita. Venne aperta infatti nel 1835, al fine di migliorare la viabilità nel borgo, su proposta del Cavaliere Celso Bargagli Petrucci, esponente dell’omonima antica famiglia nobiliare senese. Così come le altre porte presenti nel centro storico di Torrita, è dedicata ad una figura religiosa. Nello specifico, in questo caso si parla della Madonna del Buon Consiglio, che ricorre il 26 aprile.
La Contrada Porta Nova, riconoscibile per i colori bianco e nero, vanta un ricco palmares di palii vinti, esattamente 11 dal 1968 al 2019. Il Presidente Enrico Buracchi ce l’ha fatta conoscere attraverso alcuni dettagli, primo tra i quali l’aspetto del Palio dei Somari che è più caro a questa Contrada.
«Si tratta del clima che si assapora quando ci si inizia a ritrovare nella nostra sede in vista del Palio, per l’organizzazione di quanto lo riguarda. È bello sentire le voci, le urla, vedere sorrisi, cogliere amarezze o arrabbiature, osservare i volti delle persone, di tutte le età, che si ritrovano insieme dopo molti mesi e che si confrontano sui vari argomenti di discussione, con voglia di fare e di mettersi in gioco. Più che altro vedere l’amore e la passione che mettono tutti nel fare qualcosa di bello per la propria Contrada, per il proprio paese, senza nessun interesse personale se non quello di stare insieme in amicizia».
Racconti di Contrada
«Personalmente conservo un’immagine molto toccante del compianto presidente di Porta Nova, oltre che amico, Ivo Pieri, che prima di lasciarci per sempre, mi sussurrò: “Non far finire tutto. Sono sicuro che farai del tuo meglio”. Poche parole che finora non ho mai rivelato a nessuno, a cui penso sempre e per le quali, come presidente, metto ogni giorno impegno e passione, così da onorare l’ultimo desiderio del mio carissimo amico Ivo».
Non tutti sanno che…
«Proprio qualche tempo fa in sede si stava lavorando per sistemare i nostri undici palii all’interno di nuove teche. All’improvviso, nel posizionare il drappo vinto nel 1970, sul retro della stoffa abbiamo notato una scritta, che riportava: “Giuliano Scarpini: pensò, Sauro Terrosi: vinse, Fabrizio Betti: verbalizzò, Giannini Romano: sudò. Pochi, ma sani”. La piacevole scoperta di una testimonianza che non tutti conoscevamo, lasciata da coloro che sono, o sono state, personalità importanti per la nostra Contrada».
(foto di Marco Mazzolai)