SIENA – Hanno tentato di rubare in un bar in strada di Pescaia ma, anche grazie alla tempestiva segnalazione di un cittadino, due giovani rumeni sono stati arrestati in flagranza dalla Polizia. Intorno alle 04.15 della notte appena trascorsa, gli agenti delle Volanti della Questura di Siena sono intervenuti in Strada di Pescaia, appena fuori dal centro storico, dopo che una persona aveva riferito alla Polizia di aver sentito dei rumori sospetti provenire da un vicino esercizio pubblico. Dopo aver fatto un sopralluogo nella zona antistante il bar, senza riscontrare nulla di anomalo, sono andati sul retro, dove hanno subito notato che la recinzione del locale era stata divelta nella parte precedentemente ancorata al muro.
A quel punto, facendosi strada con la sola illuminazione delle torce in dotazione, in una zona molto buia dove ci sono numerosi pancali e tavoli accatastati, sono entrati nell’ area recintata per approfondire il controllo.
Durante il sopralluogo hanno scorto una persona nascosta sotto ad un tavolo, intimandogli di uscire. Alle parole dei poliziotti, con un balzo fulmineo, l’uomo è salito su una fila di tavole tentando di scappare.
La sua corsa è però terminata dopo pochi secondi. Essendosi reso conto di non avere possibilità di fuga ha tentato di fronteggiare gli agenti, provocandoli prima con un atteggiamento di sfida e con minacce di morte, poi con violenza sferrando calci e pugni contro di loro. I poliziotti, nonostante la prestanza fisica del giovane, poi identificato per G.I.O. rumeno pregiudicato di 28 anni, che provava anche a colpirli con la testa, sono riusciti a bloccarlo, ammanettandolo, e a farlo salire sull’auto di servizio.
Il lavoro degli agenti non era però terminato. Mossi dall’intuito e con spiccato acume e spirito di osservazione, si sono ricordati di aver visto, circa un’ora prima, il giovane passeggiare nei pressi di Piazza Matteotti in compagnia di un altro ragazzo. Convinti che non fosse solo, hanno quindi proseguito le ricerche nella zona. In fondo ad un vicolo del palazzo attiguo hanno trovato il portone aperto, sono entrati all’interno, e lì lungo le scale interne hanno rintracciato il complice, A.M.C. anche lui rumeno di 20 anni.
Nella tasca dei pantaloni del primo, che nel frattempo aveva cominciato anche a prendere a calci l’auto di servizio, a seguito della perquisizione, sono stati trovati due cacciavite con le punte piatte scheggiate e spezzate, che sono stati sequestrati.
Nei pressi del bar dove lo stesso G.I.O. aveva lasciato il ciclomotore, peraltro privo di assicurazione, sono stati inoltre rinvenuti degli arnesi da scasso, modificati artigianalmente, anch’essi sottoposti a sequestro. Ad esito degli accertamenti, proseguiti negli uffici della Questura, dove entrambi hanno continuato con le minacce di morte nei confronti degli agenti, i due sono stati arrestati per violazione di domicilio aggravata, minaccia a pubblico ufficiale e tentato furto aggravato in concorso. Al più violento, il pregiudicato di 28 anni, sono stati contestati anche i reati di danneggiamento aggravato e resistenza e violenza a pubblico ufficiale.
Tutti e due sono stati poi accompagnati presso il Tribunale di Siena, dove a seguito del giudizio direttissimo, con la convalida di entrambi gli arresti, sono stati rimessi in libertà, con l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, dal lunedì alla domenica, per il 28enne pregiudicato.