Nell’ormai consueto appuntamento con il Buy Tourism Online, la Regione Toscana ha presentato i dati relativi alla stagione turistica che sta per concludersi e le prospettive future, con uno sguardo rivolto al sempre più vicino 2020.
Il panel del BTO2015, che si è svolto nella giornata di apertura di mercoledì 2 dicembre, ha visto la partecipazione di Stefano Ciuoffo, assessore alle attività produttive, al credito, al turismo e al commercio della Regione Toscana, Laura Benedetto, segretario generale della Camera di Commercio di Firenze, Mario Curia, consigliere delegato di PromoFirenze, Alberto Peruzzi, dirigente del settore turismo di Toscana Promozione, Alessandro Tortelli, direttore centro studi turistici di Firenze, Davide De Crescenzo, direttore responsabile di intoscana.it.
L’assessore Ciuoffo ha chiarito che quella al turismo è una delega temporanea, che serve a portare a completamento il rinnovamento politico del turismo toscano, attraverso il quadro normativo di riferimento. L’ottava edizione del BTO certifica l’importanza delle piattaforme digitali e della comunicazione online:
“Otto anni fa questi strumenti erano agli albori, ma ora sono sempre più fondamentali. – ha dichiarato Stefano Ciuoffo – La sfida è alta, non si può vivere di rendita con il brand Toscana e il suo patrimonio storico-artistico, dobbiamo costruire in anticipo elementi di competizione rispetto agli altri territori. Il turismo è un settore dell’economia e si fonda sulla qualità come ogni altro prodotto, dobbiamo pensare a cosa offrire ai mercati e come comunicarlo. Dobbiamo essere efficaci nel costruire e comunicare questo prodotto, o rischiamo di perderlo.”
Ai dirigenti di Toscana Promozione e dei centri studi regionali è toccato il compito di illustrare i dati del 2015, che fanno registrare, 12,8 mln di visitatori e 44,4 mln di presenze, con un incremento di +2,3% per gli arrivi e +2,1% per i pernottamenti, con una permanenza media di 3,5 giorni. Si nota poi un rafforzamento degli arrici dall’estero: sono 2,6% in più gli stranieri in arrivo, ma anche gli arrivi degli italiani fanno registrare +1,9%.
Molto importante, anche per il nostro territorio, analizzare con attenzione i settori che più attirano i turisti in Toscana: i principali sono la campagna (+3,1%), le città d’arte (+2,7%) e il mare (+2,6%). Bene anche la montagna con +1,6%, unico neo le terme che segnano -0,9%. Curioso notare che proprio il settore delle terme, l’unico con segno negativo, sia stato affidato a Federica Fratoni nella giunta della Regione Toscana e non sia compreso nella delega al turismo dell’assessore Ciuoffo. Questa scelta rappresenta il problema oppure la soluzione?
Le tendenze per il 2016 fanno prevedere il superamento delle 45 mln di presenze complessive in Toscana; al 2020 il Centro Studi Turistici stima una crescita media annua del turismo del +0,9%. I maggiori protagonisti saranno i viaggiatori della generazione Millennials che utilizzano il Mobile come strumento principale. Tra le prime cinque tipologie di prodotti turistici per le quali è prevista una crescita troviamo cultura, enogastronomia, shopping, lusso accessibile e proposte sportive.
Entrando nel dettaglio nel settore web, grazie ai dati forniti da intoscana.it, possiamo notare l’assoluto predominio dei canali digitali nella prenotazione turistica. Attualmente i canali di prenotazione sono occupati dalle OLTA per il 49,7%, dalla vendita diretta online per il 28,3% e soltanto il 9% dalla vendita tradizionale e il 13% dall’intermediazione delle agenzie di viaggi e dei tour operator. L’incidenza online è maggiore in Toscana rispetto alle altre regioni italiane, ma ancora inferiore rispetto alla media delle altre grandi mete turistiche, quindi è un dato destinato a salire ulteriormente.
“Nel travel, il Mobile è il nuovo mainstream – ha dichiarato Davide De Crescenzo – La crescita è esponenziale e il traffico globale sul Mobile è diventato sempre più di uso quotidiano. Le prenotazioni da dispositivi Mobile stanno crescendo per tutti i prodotti turistici.”
La priorità per i prossimi anni sarà quindi quella di modellare i canali di vendita in funzione delle nuove abitudini di consumo, che abbiano alla base tecnologia e social network, con un’attenzione al Mobile sempre più imprescindibile.
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