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Treni: approvata intesa preliminare al contratto con Trenitalia

Treni: approvata intesa preliminare al contratto con Trenitalia

Ieri, venerdì 8 agosto, la giunta regionale ha approvato l’intesa preliminare al contratto con Trenitalia. L’intesa prevede, in sintesi, il miglioramento della qualità dei trasporti, per puntualità e comfort, drastici incrementi delle penali (fino al 140%) in caso di disservizi, investimenti per l’acquisto di nuovi treni, raddoppio dei treni accessibili alle persone con problemi di mobilità e netto incremento (da 45 a 80) degli ispettori.

Questa intesa regolerà il servizio per i prossimi cinque anni, fino alla fine del 2019; questo lasso di tempo consentirà l’espletamento di tutto il complesso iter per l’organizzazione della gara d’appalto e per l’affidamento del servizio, dal 2020 in poi, al vincitore della gara.

“Si tratterà di un contratto-ponte – ha spiegato l’assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarellli – che però anticipa nello spirito e nei contenuti quanto noi vogliamo ottenere per il servizio ferroviario attraverso la gara: treni in orario, puliti, confortevoli, e nuovi”.

Per quest’ultimo obiettivo, spiega ancora l’assessore, sono previsti nei prossimi cinque anni investimenti per 100 milioni di euro (80 di Trenitalia e 20 milioni della Regione) che serviranno ad acquisire 15 treni per il nuovo servizio metropolitano; questi si aggiungeranno ai 13 treni già finanziati dalla Regione per le linee non elettrificate.

A questi punti la Regione ne ha aggiunto un altro:

“Abbiamo deciso – ha spiegato l’assessore – di aggiungere una clausola fortemente voluta dal presidente Rossi: firmeremo il contratto con Trenitalia solo se, contestualmente, sarà anche rinnovato il contratto-quadro con R.F.I., cioè con la società del gruppo Fs che è proprietaria delle infrastrutture. Questo accordo a tre è indispensabile per dare soluzione a un problema molto sentito nel traffico pendolare. Abbiamo infatti osservato che con l’aumento dei treni ad Alta velocità (erano 50 al giorno nel 2011, sono 185 oggi) il nostro traffico regionale ha diminuito la sua regolarità. Nel 2015 avrebbe dovuto essere in funzione il sottoattraversamento di Firenze che avrebbe liberato le tracce di superficie: ma così non sarà e noi non vogliamo che a sopportarne le conseguenze siano soltanto i nostri pendolari. Vogliamo che si ripristini quanto un documento ufficiale di Rfi, il Prospetto Informativo di Rete (PIR) stabilisce, e cioè la precedenza dei treni regionali rispetto a quelli ad Alta velocità nelle fasce pendolari. E’ una condizione per noi fondamentale. E per avere questa garanzia vogliamo sederci intorno a un tavolo insieme a Trenitalia e Rfi”.

L’assessore ha quindi ribadito che questo lavoro sul contratto conferma l’impegno assunto con i pendolari toscani da parte della Regione per ottenere miglioramenti concreti per i loro spostamenti quotidiani.

In dettaglio:

Durata: Il rinnovo contrattuale è di 5 anni: la durata è stimata come tempo necessario per la gara ed il tempo per il subentro. Tale durata consente inoltre a Trenitalia di fare consistenti investimenti per il rinnovo del materiale circolante.

Efficienza: L’intesa punta a garantire alcuni parametri previsti dalle attuali normative in materia di efficienza ed economicità del servizio in modo che la Regione si qualifichi come “virtuosa” nel trasporto pubblico e possa così accedere ad una parte consistente del Fondo Nazionale Trasporti. Per questo Trenitalia sarà chiamata ad un impegno particolarmente gravoso in termini di recupero di passeggeri anche con maggior contrasto all’evasione.

Qualità dei servizi e penali: Gli indicatori sulla qualità verranno adeguati annualmente per caratterizzare un miglioramento progressivo delle performance. Tra i principali obiettivi indicati: rispetto della composizione dei treni, riduzione delle soppressioni, riduzione dei ritardi, miglioramento della climatizzazione dei treni, miglioramento dell’informazione all’utenza.

Per il conseguimento di maggiore efficacia nei risultati saranno previsti indici calcolati per ciascuna linea. Inoltre la misurazione della puntualità ai fini del rilascio dei bonus avverrà anche nelle stazioni intermedie di particolare rilevanza per i flussi d’utenza pendolare.

In conseguenza a questi obiettivi di qualità e di efficacia, le penali saranno notevolmente più pesanti per Trenitalia (aumenti da + 80% fino a + 140% nel 2019 rispetto alle attuali).

Oltre a questo, si prevede l’individuazione di livelli-obiettivo mensili di prestazione (puntualità e regolarità) per ciascuna linea, rispetto ai livelli medi registrati nel corso dei precedenti anni, dai quali dipenderà l’applicazione di consistenti ulteriori penali se il servizio dovesse scendere sotto gli standard minimi stabiliti, o usufruirà di premi se il miglioramento rispetto agli standard sarà consistente.

Controlli: Il numero degli ispettori in servizio sui treni per controllare il rispetto dei parametri di qualità aumenterà a 80, dagli attuali 45, garantendo così una maggiore tempestività ed efficacia dei controlli. Gli ispettori avranno anche a disposizione una nuova tecnologia per le loro rilevazioni.

Accessibilità: Il numero dei treni accessibili giornalmente a persone a ridotta mobilità, sarà incrementato dagli attuali 300 ad oltre 600. Sarà dato corso ad azioni, di concerto con il gestore della rete, per migliorare l’accessibilità al servizio ferroviario per le persone a ridotte capacità fisiche e sensoriali.

Investimenti: Il parco circolante si rinnoverà ulteriormente: dopo il completamento (entro fine anno con le ultime 40 carrozze) della fornitura del materiale Vivalto a due piani necessario per servire le linee di maggiore domanda e affollamento (treni capienti oltre 700 –800 posti), è previsto l’acquisto di 15 treni Jazz di nuova generazione e di 13 treni diesel (questi ultimi da impiegare sulle linee non elettrificate).

Il materiale rotabile, al termine del contratto sarà in disponibilità dalla Regione e messo a disposizione del gestore del servizio che subentrerà a conclusione della gara, unitamente ai treni oggetto di cofinanziamento da parte della Regione nei precedenti piani di investimento. Questo rappresenterà circa un terzo della flotta necessaria, favorendo quindi l’agibilità della gara stessa.

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