Proseguono le azioni delle amministrazioni locali, dei referenti politici e dell’Ordine degli Avvocati in difesa del Tribunale di Montepulciano. Proprio dall’Ordine degli Avvocati poliziani e dal Comune di Montepulciano, lo scorso 23 giugno, era stato presentato un ricorso urgente al TAR contro la decisione del Presidente del Tribunale di Siena di disporre la chiusura anticipata del Tribunale di Montepulciano, come vi avevamo già raccontato sul nostro giornale.
Il ricorso al TAR, tuttavia, è stato respinto ed è stata confermata la revoca della deroga che avrebbe consentito al tribunale poliziano di continuare a svolgere, almeno in parte, le funzioni giudiziarie fino al 2015. Quella della TAR è stata quindi una decisione che ha sancito la legittimità del Presidente del Tribunale di Siena e della sua scelta organizzativa di non avvalersi più ulteriormente dei locali di Montepulciano; inoltre, non è stata condivisa la preoccupazione degli avvocati poliziani sulla precarietà strutturale del palazzo di giustizia di Siena, pur riconoscendone diverse criticità.
Nonostante questa sconfitta, rimane aperta la speranza di mantenere un presidio di legalità a Montepulciano per tutti i cittadini della Valdichiana. In questo senso, proseguono le azioni congiunte di amministratori e referenti politici per fare sistema e portare il problema alla diretta attenzione del governo Renzi. Lo scorso 31 luglio è stato Stefano Scaramelli, sindaco di Chiusi e membro della direzione nazionale del PD, a presentare al sottosegretario Del Rio la proposta di riforma del tribunale di Montepulciano, come annunciato attraverso la pagina facebook:
“Adesso a Roma, in vista della direzione nazionale del Pd di oggi pomeriggio, insieme a Massimiliano Barbanera, Presidente Ordine degli Avvocati di Montepulciano per valutare insieme al governo l’ipotesi di trasformare l’ormai ex tribunale di Montepulciano in un presidio di legalità! #proviamoci!”
Oltre all’azione congiunta del sindaco Scaramelli e del presidente dell’Ordine degli Avvocati, Massimiliano Barbanera, anche il gruppo dirigente del Partito Democratico senese ha portato la proposta all’attenzione del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. A darne l’annuncio, sempre attraverso facebook, è stato proprio il giovane poliziano Andrea Biagianti:
“Ieri durante la direzione nazionale PD Stefano Scaramelli e Massimiliano Barbanera hanno ribadito al Premier Matteo Renzi ed al sottosegretario alla presidenza del consiglio dei Ministri Graziano del Rio la necessità di trasformare l’ormai ex tribunale di Montepulciano in un presidio di legalità. Oggi insieme a Niccolò Guicciardini, Juri Bettollini, Simone Bezzini, Donato Montibello, Rosanna Pugnalini e Marco Spinelli abbiamo avuto un lungo incontro con il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, sulle principali priorità per la Provincia di Siena. In merito al Tribunale di Montepulciano, il presidente Rossi ha ribadito la sua interlocuzione con il Ministero della Giustizia per il mantenimento di un presidio di legalità ed ha garantito un approfondimento sulla possibilità di stipulare un protocollo d’intesa tra Ministero e Regione per assicurare la permanenza sul territorio di alcuni servizi legati alla giustizia. Ecco l’impegno reale del PD Siena sulla vicenda del Tribunale di Montepulciano.”
Rimane quindi incerto il futuro del Tribunale di Montepulciano. Nonostante la conferma della chiusura anticipata, continua la battaglia per mantenere un presidio di legalità nel territorio. L’impressione, comunque, è che un risultato del genere sia possibile soltanto attraverso un’azione congiunta e sistematica di amministratori, avvocati e referenti politici, muovendosi a sistema per raggiungere un risultato positivo per i cittadini del territorio della Valdichiana senese.