Quante volte non ci siamo fermati a pensare come avremmo potuto dare una nuova vita a quell’oggetto?
Grazie alla crisi economica, molte persone si sono allontanate dalla cultura dell’usa e getta – che nei decenni ha causato gravi problemi di inquinamento e che ci ha sempre spinti a spendere più del necessario – riavvicinandosi a quella del riuso. In questi anni difficili si è riscoperto il valore nascosto in quegli oggetti che avevano perso il loro scopo primario, ma che con poco sforzo potevano trasformarsi in qualcosa di completamente diverso.
Grazie alla creatività, una bottiglia può diventare un vaso, uno pneumatico un comodo pouf e una vecchia finestra un bellissimo quadro portafoto: le possibilità sono infinite. A volte non è necessario che l’oggetto cambi la sua funzione, perché a volte bastano solo una mano di vernice e un minimo restauro per donare a un vecchio tavolo un aspetto più moderno e soprattutto unico.
Questo processo non è semplice riciclo, con il quale viene spesso confuso. Il riciclo è la trasformazione industriale dei rifiuti, mentre qui stiamo parlando di upcycling, ovvero di riuso creativo: il processo tramite il quale i prodotti rinnovati sono di valore economico maggiore rispetto ai prodotti originali.
Per esempio, nel processo di riciclaggio della plastica spesso tipi di plastiche diverse vengono mischiate, dando origine a un materiale ibrido che verrà poi utilizzato per produrre nuovi oggetti. Questi materiali ibridi però hanno dei difetti strutturali che li rendono di valore inferiore alle plastiche originali.
Quella del riuso creativo è un’abitudine che si sta diffondendo sempre di più in tutto il mondo, diventando anche una moda. Non solo permette di ridurre i rifiuti e gli sprechi, ma è anche un buon modo per sfogare la propria creatività e per evitare spese inutili, senza perdere la soddisfazione di avere un oggetto nuovo in casa. È un modo di vivere sostenibile a tutto tondo!
Le materie prime si possono trovare
in tutti i negozi che vendono oggetti di seconda mano, come i mercatini dell’usato, ma anche le proprie soffitte o garage. Oggetti che altri non usano più possono essere molto preziosi per noi, specialmente se cerchiamo un nuovo arredo a buon mercato e ci piace cimentarci nel fai da te. Oggetti vecchi possono essere rimessi a nuovo e trasformati in pezzi vintage che daranno alla nostra casa un tocco di personalità unico.
C’è chi di questa pratica ha fatto addirittura il suo lavoro: in questo modo nasce infatti un nuovo artigianato a basso costo, che unisce l’ecologia e l’arte in modo armonioso.
Per trovare idee e ispirazione basta una ricerca su Google, dove si possono trovare decine di tutorial e community di persone accomunate dalla stessa passione. Esistono anche numerosi libri che possono venire in nostro aiuto.
In un’epoca come la nostra, che ogni giorno appare sempre più destinata ad aprirsi a stili di vita più sostenibili, una pratica come quella dell’upcycling può essere un buon punto di partenza per imparare a vedere un nuovo valore in tutto ciò che possediamo e in noi stessi, che siamo potenzialmente tutti artisti e artigiani in grado di dare una nuova vita a qualcosa che aveva ormai perso il suo scopo.
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