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A Valiano un forum sul distretto biologico

A Valiano un forum sul distretto biologico

In occasione della festa di San Lorenzo, presso il centro storico di Valiano si è tenuto un forum sulla possibilità di un distretto biologico a Montepulciano. Il forum, organizzato dal centro culturale Gens Valia, si è svolto domenica 11 agosto alle ore 17:15, con la collaborazione del comune di Montepulciano, la provincia di Siena, Legambiente, l’Accademia Italiana Gastronomica Storica e la Società Storica Poliziana.

Il forum, dal titolo “La Valdichiana che vogliamo”, ha affrontato i temi dei grani antichi, dell’agricoltura biologica e biodinamica, e di un futuro distretto biologico da sviluppare nel comune di Montepulciano, in virtù del recente collegamento alla rete irrigua del Montedoglio.

L’apertura del forum è stata affidata ad Anna Meconcelli, vice presidente del Circolo Legambiente Chianciano Terme – Montepulciano, che ha ricordato la nascita del GAS – gruppo di acquisto solidale “Pare ‘ndiviso” per promuovere il passaggio verso l’agricoltura biologica e la filiera corta. I saluti iniziali sono stati invece affidati ad Alessandro Angiolini, assessore all’ambiente del comune di Montepulciano, che ha ribadito l’interesse per l’agricoltura biologica e per la possibilità si sviluppare un distretto biologico attorno all’acqua del Montedoglio.

distretto biologico

La prima relazione è stata quella di Franco Boschi, presidente del Centro Culturale Gens Valia:

“Grazie all’arrivo dell’acqua del Montedoglio, una delle più grandi dighe in Europa, il distretto biologico è diventata una reale opportunità. Dobbiamo spingere le istituzioni e i cittadini verso questo obiettivo, credere in questo progetto, non limitarci a delegare sempre agli altri. Dobbiamo fare scoccare la scintilla tra produttori e consumatori.”

Durante il suo intervento, il dirigente della provincia di Siena (servizio sviluppo rurale) Paolo Bucelli, ha chiarito il rapporto tra il sistema agroalimentare locale e le modifiche introdotte nella PAc 2014-2020, argomento di fondamentale interesse per tutti gli agricoltori:

“Anche la provincia di Siena crede nell’opportunità offerta dal distretto biologico, che ha già dimostrato i suoi vantaggi in termini economici oltre che nel miglioramento dell’ambiente e della salute degli individui. Il nodo cruciale è la scelta del singolo produttore: non possiamo infatti imporre una produzione biologica in maniera coatta, tutto deve essere rimandato a una scelta imprenditoriale. Non serve soltanto l’aiuto delle istituzioni, ma anche dell’opinione pubblica e della cittadinanza, che contribuiscono a creare un mercato e una domanda di prodotti biologici. Non c’è bisogno di investimenti aziendali particolari per passare al biologico, serve soltanto un cambio di prospettiva, la disponibilità a mettersi in discussione come agricoltore e puntare all’innovazione. Non è sufficiente neppure la scelta di un singolo, servono molti agricoltori che compiono assieme questa scelta per permettere la nascita di un distretto biologico. Senza dimenticare che l’Europa prevede finanziamenti per la riconversione all’agricoltura biologica.”

La parte finale del forum si è concentrata sulla produzione di grani e legumi antichi, legati a una filiera biologica del pane e della pasta, nell’ottica di una nuova riforma agraria. L’agronomo Dania Conciarelli ha descritto nel dettaglio la differenza tra i grani antichi e quelli moderni:

“Le varietà di grani antichi hanno una minore resa, e presentano sicuramente maggiori difficoltà di produzione. Tuttavia mantengono intatti i valori nutrizionali, hanno una diversa composizione di glutine e permettono di attivare una filiera corta attenta all’ambiente e al benessere. Dobbiamo imparare ad alimentarci con varietà di cibi che ci nutrano veramente, e che non si preoccupino soltanto di sfamarci.”

Il produttore Giordano Mainò ha poi raccontato la sua esperienza come produttore di grani e legumi antichi, un’attività imprenditoriale a gestione familiare che ha portato alla produzione di grano, farro e fagioli macinati a pietra, oltre a particolari varietà di miglio, di grano saraceno e di orzo per caffè. Il perito agrario Davide Farina, infine, ha mostrato un resoconto finale sull’agricoltura biodinamica, nata in Germania nel 1924 e ancora attuale per portare ulteriori migliorie all’agricoltura biologica.

La giornata si è conclusa con il tradizionale appuntamento di “Calici di Stelle” all’interno della Festa di San Lorenzo, con la collaborazione della condotta Slow Food di Montepulciano/Chiusi, il Gruppo Sportivo “La  Rocca” e la Strada del Vino Nobile di Montepulciano. Un percorso itinerante attraverso il Castello di Valiano, con apertura delle taverne e degustazione di piatti tipici toscani accompagnati da vino Rosso e vino Nobile di Montepulciano.

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