Alla scoperta del dialetto chianino! Quella che troverete in questa pagina è una selezione di parole tipiche della Valdichiana, a uso e consumo delle generazioni più giovani e dei visitatori di queste zone, per comprendere e tramandare le espressioni e le parole dialettali di uso più comune.
D.
Diaccio (aggettivo): ghiaccio, freddo marmato. Esempio: “Vieni in casa, ché fori è diaccio!”
Diacere (verbo): giacere, stare sdraiati, stare coricati. Esempio: “Mettiti a diacè un pochino e riposati”
Dindellare (verbo): dondolare, ciondolare. Esempio: “Smetti di dindellà!”
Dirazzare (verbo): allontanarsi dalle usanze locali o dalle abitudini della propria famiglia. Esempio: “Quel citto ha dirazzato”
Disgarbare (verbo): non piacere, risultare poco gradito. Esempio: “Quella citta non mi disgarba”
Disina (sostantivo): pranzo, pasto principale della giornata. Esempio: “Vieni a casa che è pronta la disina!”
Disinare (verbo): pranzare, mangiare la disina. Esempio: “Hai già disinato?”
Diviso (sostantivo): sgarbo, ingiustizia. Meno frequente la versione “Doviso”. Esempio: “Pare n’diviso che un mi garba”
Dolco (aggettivo): tempo mite e caldo, atmosfera piacevole. Esempio: “Oggi si sta bene fori, è dolco”
Donnina (sostantivo): prostituta, donna di facili costumi. Esempio: “Di notte in quella strada è pieno di donnine!”
Doventare (verbo): diventare. Esempio: “Quel vestito t’è doventato stretto”
Drento (avverbio): dentro. Esempio: “Vieni drento che è tardi!”
Dringolare (verbo): dondolare, ciondolare. Esempio: “A quel citto gli dringola un dente”
Drusciare (verbo): sfregare, strusciare. Esempio: “Ho drusciato la macchina contro il muro”
Drusciata (sostantivo): strofinamento, frizione. Si usa anche nel senso di rimprovero. Esempio: “Ho preso una drusciata”
Druscione (sostantivo): strofinatura. Si usa anche in senso violento, come sinonimo di schiaffio o di manrovescio. Esempio: “Mi ha dato un druscione”
Dugento (aggettivo): duecento. Esempio: “Mancheranno ancora dugento metri”
Dupalle! (esclamazione): che noia, che barba. Deriva dall’espressione “Che due palle!”. Esempio: “Basta, m’hai fatto dupalle!”
Il dialetto chianino mostra numerose parlate differenti al suo interno, con inflessioni diverse a seconda delle zone. Molte differenze esistono tra le caratteristiche linguistiche della Valdichiana senese, la Valdichiana aretina e la Valdichiana romana. In questo contesto ci siamo concentrati principalmente sui comuni e sulle aree adiacenti al Canale Maestro della Chiana, inteso come elemento fondante della storia e dell’identità della Valdichiana, dal punto di vista culturale e linguistico prima che istituzionale. La prevalenza delle parole e dei modi di dire che troverete in questa rubrica sono inoltre indirizzati al versante senese, da dove provengono la maggioranza delle nostre fonti e dei membri della nostra redazione.
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Fonti:
- Di qua dal fosso. Piccolo dizionario di chianino, Ass. cult. Ottagono,Edizioni Effigi 2010
- La parlata di Montepulciano e dintorni, Carlo Lapucci, Editori del Grifo 1988
- A Chianciano si parla(va) così, Alberto Fabbri, Le Balze 2000
- Lessico chianino. Espressioni vernacolari, Ecomuseo Valdichiana
- Note sul dialetto aretino, Silvio Pieri, Pisa 1886
- Vocabolario Aretino
- Interviste e memoria storica della redazione del magazine “La Valdichiana”