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Vocabolario chianino: da Gambetto a Gunnella

Vocabolario chianino: da Gambetto a Gunnella

Alla scoperta del dialetto chianino! Quella che troverete in questa pagina è una selezione di parole tipiche della Valdichiana, a uso e consumo delle generazioni più giovani e dei visitatori di queste zone, per comprendere e tramandare le espressioni e le parole dialettali di uso più comune.

G.

Gambetto (sostantivo): sgambetto. Esempio: “M’ha fatto gambetto, so’ casco nella proda!”

Ganzare (verbo): avere una relazione amorosa, uscire con il fidanzato. Esempio: “Quel citto è sempre a ganzà!”

Ganzo (sostantivo): fidanzato, amante. Esempio: “Stasera esco co’ la mi ganza”

Ganzo! (esclamazione): simpatico, divertente, piacevole. Esempio: “Che ganzo!”

Gattoni (sostantivo): parotite, malattia degli orecchioni. Esempio: “Il tu’ citto l’ha belle avuti l’orecchioni?”

Garzilloro (sostantivo): vanitoso, esibizionista. Anche nella versione “Gazzilloro”. Esempio: “Quando vede qualche citta fa sempre il garzilloro!”

Ghiacere (verbo): giacere, riposare. Anche nella versione “Diacere”. Esempio: “Ora mi metto a ghiace un pochino”

Ghiozzo (aggettivo): stupido, rozzo. Anche nella versione “Ghiozzone”. Esempio: “Quanto sei ghiozzo!”

Giovassi (verbo): fidarsi, usare qualcosa senza provare schifo o nausea. Esempio: “Di beve nel tu’ bicchiere un me ne giovo per niente!”

Giubba (sostantivo): giacca, giubbotto. Esempio: “Bellina ‘sta giubba nova!”

Giubbata (sostantivo): gran quantità, mucchio. Usato anche in senso estensivo per intendere le percosse. Esempio: “Ho preso ‘na giubbata, un mi so’ ancora ripreso!”

Girata (sostantivo): passeggiata, gira fuori porta. Esempio: “Domani è bello, si fa ‘na girata?”

Giro Giro (loc. avv.): tutto intorno. Esempio: “Passaci giro giro con quel laccino”

Gnamo! (esclamazione): andiamo, alò. Esempio: “Gnamo si va al mare!”

Gnavolare (verbo): lamentarsi, in maniera simile al gatto che miagola. Anche nella versione “Gnaolare”. Esempio: “Unne gnavolà troppo, ‘sta boncitto!”

Gnorante (aggettivo): ignorante, nel senso di cattivo e maleducato. Esempio: “Quanto sei gnorante!”

Gnudare (verbo): denudare, spogliare. Esempio: “Un ti gnudà troppo, vestiti ammodo!”

Gnudo (aggettivo): nudo. Esempio: “Mettiti gnudo che si va a mollo!”

Gnuttelo (sostantivo): nottolo, pipistrello. Esempio: “Attento che di notte è pieno di gnutteli”

Gobbo (sostantivo): utilizzato per definire sia il cardo che il fante delle carte da gioco. Esempio: “Butta il gobbo di briscola!”

Golfe (sostantivo): golf, maglione. Esempio: “Guarda bellino il mì golfe!”

Gomma (sostantivo): il tubo di gomma usato per innaffiare l’orto o per intubare il fiasco di vino. Esempio: “Pigliami la gomma che c’ho da pienà il fiasco!”

Gonfiare (verbo): usato sia per definire una situazione di insopportazione e di rabbia montante, sia per l’atto di picchiare qualcuno. Esempio: “M’hanno gonfiato di botte”

Gonfio (aggettivo): spazientito. Esempio: “So’ belle gonfio!”

Gotto (sostantivo): sorso, bevuta, principalmente di vino. Esempio: “Gnamo al campino, si fa du’ gotti!”

Granocchia (sostantivo): rana, ranocchia. Esempio: “Stasera si va alla sagra della granocchia?”

Gratisse (avverbio): gratis. Esempio: “Se unné gratisse, un ci vengo!”

Gravatta (sostantivo): cravatta. Esempio: “Con ‘sta giubba ci starebbe ‘na gravatta chiara”

Greppo (sostantivo): il piccolo dirupo a fianco del fosso. Esempio: “Vieni di qua, sennò balti nel greppo!”

Grillo (sostantivo): pene. Esempio: “Tieni a bada il grillo!”

Grollo (sostantivo): usato per definire sia il muco del naso, sia il bianco dell’uovo. Esempio: “Pulisciti da ‘sto grollo!”

Grotta (sostantivo): dirupo, declivio della proda. Anche nella versione “Grottone”. Esempio: “Sta’ attento a cascà nel grottone!”

Guadrini (sostantivo): quattrini, soldi. Esempio: “Quella giubba costa troppi guadrini”

Guardarai (sostantivo): guardrail. Esempio: “So’ andato a sbatte nel guardarai”

Guazza (sostantivo): umidità, rugiada mattutina. Esempio: “Che guazza che ha fatto stamani!”

Gunnella (sostantivo): gonnella. Esempio: “C’hai la gunnella tutta incifrignata!”

Il dialetto chianino mostra numerose parlate differenti al suo interno, con inflessioni diverse a seconda delle zone. Molte differenze esistono tra le caratteristiche linguistiche della Valdichiana senese, la Valdichiana aretina e la Valdichiana romana. In questo contesto ci siamo concentrati principalmente sui comuni e sulle aree adiacenti al Canale Maestro della Chiana, inteso come elemento fondante della storia e dell’identità della Valdichiana, dal punto di vista culturale e linguistico prima che istituzionale. La prevalenza delle parole e dei modi di dire che troverete in questa rubrica sono inoltre indirizzati al versante senese, da dove provengono la maggioranza delle nostre fonti e dei membri della nostra redazione.

Vuoi suggerire delle modifiche o integrare il vocabolario con altre parole e modi di dire? Scrivici a redazione@lavaldichiana.it

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Fonti:

  • Di qua dal fosso. Piccolo dizionario di chianino, Ass. cult. Ottagono,Edizioni Effigi 2010
  • La parlata di Montepulciano e dintorni, Carlo Lapucci, Editori del Grifo 1988
  • A Chianciano si parla(va) così, Alberto Fabbri, Le Balze 2000
  • Lessico chianino. Espressioni vernacolari, Ecomuseo Valdichiana
  • Note sul dialetto aretino, Silvio Pieri, Pisa 1886
  • Vocabolario Aretino
  • Interviste e memoria storica della redazione del magazine “La Valdichiana”

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