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Vocabolario chianino: da Salcicciolo a Sviaggiare

Vocabolario chianino: da Salcicciolo a Sviaggiare

Alla scoperta del dialetto chianino! Quella che troverete in questa pagina è una selezione di parole tipiche della Valdichiana, a uso e consumo delle generazioni più giovani e dei visitatori di queste zone, per comprendere e tramandare le espressioni e le parole dialettali di uso più comune.

S.

Salcicciolo (sostantivo): salsiccia. Anche nella versione “Salsicciolo”. Esempio: “Lo voi un salcicciolo col pane?”

Saraccata (sostantivo): batosta, sconfitta. Anche nella versione “Sassata”. Esempio: “M’hanno trovato e m’hanno dato ‘na saraccata!”

Saragia (sostantivo): frutto della ciliegia. Esempio: “Cittino, le voi du’ sarage?”

Saragio (sostantivo): albero del ciliegio. Esempio: “L’ho visto ringuattassi dietro a quel saragio!”

Sbagagliare (verbo): mettere in ordine qualcosa, ripulire una stanza, sgomberare. Esempio: “Ovvia, sbagaglia tutti quei trafei!”

Sbiancucito (aggettivo): sciupato, scolorito. Esempio: “Quei calzoni so’ tutti sbiancuciti!”

Sbilerco (aggettivo): sbilenco, in equilibro precario. Esempio: “Mettilo a posto che è tutto sbilerco!”

Sbonzolato (aggettivo): vestito in maniera disordinata, con la camicia fuori dai pantaloni. Esempio: “Quel citto va in giro tutto sbonzolato”

Sbragione (aggettivo): maldestro, rozzo e incapace. Esempio: “Sei troppo sbragione, il lavoro un lo finirai mai!”

Sbrano (sostantivo): strappo, rottura. Esempio: “Guarda nel giubbotto che sbrano che c’hai!”

Sbrinco (aggettivo): furbo, sveglio e astuto. Esempio: “Tanto sbrinco un sei mai stato, alò!”

Sbroscia (sostantivo): minestra senza sapore, zuppa cucinata male. Esempio: “Io un la mangio ‘sta sbroscia!”

Sbucherare (verbo): fare le buche per terra, ad esempio durante i lavori al manto stradale. Esempio: “Per quella strada stanno sempre a sbucherà, o che ci dovranno fa’?”

Scaciare (verbo): mancare il colpo, sbagliare. Esempio: “So’ andato a tiragli, ma l’ho scaciato”

Scapeare (verbo): scrollare la testa, dire di no. Esempio: “Quel vecchino sta sempre a scapeà!”

Scarca (sostantivo): scarica. Esempio: “Ha piovuto ‘na scarca”

Scatizzolare (verbo): rimestare la legna sul fuoco, muovere le braci. Esempio: “Scatizzola il foco, sennò si spenge!”

Sciabordire (verbo): rintronare, mandare in confusione. Esempio: “Da quanto parli mi fai sciabordì!”

Sciabordito (aggettivo): rintronato, stordito, persona poco sveglia. Esempio: “Quel citto è sciabordito, un ci si compiccia niente”

Sciadatto (aggettivo): inadatto, incapace. Anche nella versione “Sdatto”Esempio: “Quanto sei sciadatto!”

Sciaguattare (verbo): sciacquare, lavare con l’acqua. Si usa anche per definire i vestiti troppo larghi. Esempio: “Ne ‘sti calzoni ci sciaguatto”

Sciaminare (verbo): sparpagliare, disseminare in giro. Esempio: “M’hai sciaminato tutti i soldi, ci stai boncitto?”

Sciaminoni (avverbio): sparpagliati in maniera disordinata. Esempio: “Quando ti vesti lasci tutto a sciaminoni”

Sciaventolare (verbo): sventolare, agitare in aria. Esempio: “Non ti sciaventolà troppo con quel ventaglio!”

Sciaventolone (sostantivo): ceffone, schiaffone. Esempio: “Se mi rivieni intorno ti tiro uno sciaventolone!”

Sciorno (aggettivo): stupido, scemo. Esempio: “Quella citta è proprio sciorna!”

Scollettare (verbo): scollinare, oltrepassare un colle o una vetta. Si usa in senso figurato anche per intendere il superamento delle difficoltà o degli ostacoli. Esempio: “Quest’anno l’esame un lo scolletto!”

Scracchiare (verbo): sputare catarro, scatarrare. Esempio: “Quel vecchio è sempre a scracchià!”

Scracchio (sostantivo): sputo, scaracchio. Esempio: “In quel piantito c’è uno scracchio!”

Scrinata (sostantivo): la riga dei capelli. Esempio: “Quel parrucchiere m’ha fatto ‘na bella scrinata!”

Scrociassi (verbo): farsi male, cadere rovinosamente, spaccarsi. Esempio: “So’ casco dal trattore e mi so’ scrocio”

Scrogellare (verbo): lo scrocchiare del pane fresco tra i denti. Esempio: “Bono ‘sto pane, senti come scrogella!”

Scrollone (sostantivo): forte rovescio, grande quantità di pioggia. Anche nella versione “Sgrollone”. Esempio: “Ero nel campo ma è venuto uno scrollone”

Sculo (sostantivo): sfortuna, maledizione. Esempio: “Che sculo che hai, un te ne va bene una!”

Sdercio (sostantivo): taglio, strappo. Esempio: “M’hai fatto uno sdercio nei calzoni!”

Sderenare (verbo): picchiare, spezzare le reni. Esempio: “Se ti rivedo ti sdereno!”

Sdilabbrato (aggettivo): slabbrato, divaricato. Anche nella versione “Scilabbrato”. Esempio: “Un lo tira’ troppo quel giubbotto, l’hai sdilabbrato tutto!”

Sdiragnare (verbo): togliere i ragni, pulire dalle ragnatele. Esempio: “Devo sdiragnà tutta la cantina”

Sdirazzare (verbo): compiere azioni diverse rispetto a quelle dei genitori o dei parenti, intraprendere una carriera diversa. Esempio: “Il su’ babbo era dottore, ma lui ha sdirazzato!”

Sdolzo (sostantivo): spavento, sorpresa. Esempio: “L’ho vista ringuattata e m’è preso uno sdolzo!”

Seccaticci (aggettivo): persona secca e magrolina. Esempio: “Che seccaticci quel cittino!”

Sfondo (aggettivo): senza fondo, sfondato. Si usa anche in senso figurato per definire una persona particolarmente affamata. Esempio: “O quanto mangi? Sei proprio sfondo!”

Sfuggito (aggettivo): un abito che ormai non entra più, perché si è troppo cresciuti. Esempio: “Quei calzoni so’ sfuggiti, dalli al tu’ fratello!”

Sgoccigliare (verbo): sgocciolare, piovigginare. Esempio: “Prendi l’ombrello che sgocciglia!”

Sguastare (verbo): scucire, disfare. Esempio: “Vallo a fa’ sguastà quel vestito!”

Sguillare (verbo): scivolare, perdere l’equilibrio. Esempio: “Il piantito è mollo, si sguilla!”

Sgusciassi (verbo): procurarsi una ferita superficiale, escoriarsi. Esempio: “Mi so’ sgusciato i ginocchi”

Sie! (esclamazione): no, per niente d’accordo. Esempio: “Sie! Un ci vengo mica costì!”

Sieda (sostantivo): sedia. Esempio: “Ho comprato una sieda nova”

Smannare (verbo): mettere in disordine, fare confusione. Anche nella versione “Sciamannare”. Esempio: “Lascia sta’ quei fogli che me li smanni tutti!”

Smannato (aggettivo): disordinato, vestito malamente. Anche nella versione “Sciamannato”Esempio: “Non andà in giro smannato!”

Sminestrare (verbo): comandare, dare ordini agli altri. Esempio: “Quella citta sminestra tutto lei, bisogna da’ retta!”

Smontinare (verbo): disfare il mucchio, smucchiare, terminare una riunione. Anche nella versione “Ammontinare”. Esempio: “S’è fatto tardi, si smontina la veglia?”

Solarino (sostantivo): sole tiepido e piacevole. Esempio: “Ora mi riposo al solarino”

Sopressata (sostantivo): soppressata, insaccato del maiale. Esempio: “Lo voi il pane co’ la sopressata?”

Spagliare (verbo): traboccare. Esempio: “Abbassa il foco che l’acqua spaglia!”

Spengere (verbo): spegnere. Esempio: “Spengi la luce quando esci!”

Spertume (sostantivo): posto isolato e selvaggio. Esempio: “È entrato in quello spertume e chi l’ha più trovo?”

Spiccare (verbo): tirare giù, portare a terra. Esempio: “Spicchiamo le mele dalla pianta”

Spisciaccolare (verbo): gocciolare, perdere liquidi. Esempio: “Quella cannella spisciaccola, valla a riparà!”

Spolto (aggettivo): spogliato. Si usa anche in senso figurato per indicare alberi e oggetti. Esempio: “Quella pianta è spolta, so’ casche tutte le foglie”

Sposa (sostantivo): donna. Esempio: “Dove va quella sposa tutta di fretta?”

Spreciso (aggettivo): impreciso. Esempio: “Sei troppo spreciso, un sai manco scrive!”

Stecciare (verbo): sfrecciare, andare veloce. Esempio: “Senti quel motorino come steccia!”

Steccolare (verbo): rompere, fracassare. Esempio: “Gnamo a steccolallo di botte a quel bischero”

Steccolato (aggettivo): rotto e dolorante, con le ossa a pezzi. Esempio: “So’ casco dalle scale e mi so’ steccolato”

Steglia (sostantivo): piccola scheggia di legno. Esempio: “M’è entra ‘na steglia nella mano, mi fa ancora male!”

Stracanassi (verbo): affaticarsi. Esempio: “Un mi garba lavorà pe’ le vigne, c’è da stracanassi troppo!”

Stracanato (aggettivo): affaticato, stancato. Esempio: “Ho fatto ‘na corsa e so’ belle stracanato”

Straccamerigge (sostantivo): sfaccendato, fannullone. Esempio: “Sei proprio uno straccamerigge, un c’hai voglia di fa’ niente!”

Strambuzzolato (aggettivo): scombussolato, stordito. Esempio: “Ho chiappo ‘na pallonata e so’ strambuzzolato”

Striccare (verbo): dividere i litiganti. Esempio: “Quei gatti un c’era verso di striccali!”

Stronito (aggettivo): magro, smagrito. Esempio: “Quella citta è secca stronita”

Strozzicare (verbo): mandare giù, ingoiare. Si usa in senso figurato anche per definire qualcosa da sopportare. Esempio: “Quel citto un si strozzica, è troppo appoioso”

Strucinassi (verbo): strofinarsi, sfregarsi in maniera appiccicosa addosso a qualcosa o a qualcuno. Esempio: “Quella citta sta sempre a strucinassi addosso a te!”

Struffare (verbo): scompigliare i capelli, spettinare. Si usa anche in senso figurato per definire le percosse. Esempio: “Un venì troppo nel mi’ campo, sennò ti struffo!”

Struffato (aggettivo): spettinato, scapigliato. Esempio: “Un vorrai anda’ al giro tutto struffato?”

Strullata (sostantivo): stupidaggine, cosa da nulla. Esempio: “Vai a studia’, un perde tempo co’ le strullate!”

Strullo (aggettivo): stupido, scemo. Esempio: “Quanto ti garberà fa’ lo strullo?”

Sucina (sostantivo): il frutto della susina. Esempio: “La voi la marmellata di sucine?”

Sucino (sostantivo): l’albero del susino. Esempio: “Ci si vede sotto al sucino!”

Sudiciumaio (sostantivo): sporcizia, immondezzaio. Esempio: “Vai a pulì la tu’ camera che è un sudiciumaio!” 

Sviaggiare (verbo): andare veloce, accelerare. Esempio: “Lo senti quelle macchine come sviaggiano?”

Il dialetto chianino mostra numerose parlate differenti al suo interno, con inflessioni diverse a seconda delle zone. Molte differenze esistono tra le caratteristiche linguistiche della Valdichiana senese, la Valdichiana aretina e la Valdichiana romana. In questo contesto ci siamo concentrati principalmente sui comuni e sulle aree adiacenti al Canale Maestro della Chiana, inteso come elemento fondante della storia e dell’identità della Valdichiana, dal punto di vista culturale e linguistico prima che istituzionale. La prevalenza delle parole e dei modi di dire che troverete in questa rubrica sono inoltre indirizzati al versante senese, da dove provengono la maggioranza delle nostre fonti e dei membri della nostra redazione.

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Fonti:

  • Di qua dal fosso. Piccolo dizionario di chianino, Ass. cult. Ottagono,Edizioni Effigi 2010
  • La parlata di Montepulciano e dintorni, Carlo Lapucci, Editori del Grifo 1988
  • A Chianciano si parla(va) così, Alberto Fabbri, Le Balze 2000
  • Lessico chianino. Espressioni vernacolari, Ecomuseo Valdichiana
  • Note sul dialetto aretino, Silvio Pieri, Pisa 1886
  • Vocabolario Aretino
  • Interviste e memoria storica della redazione del magazine “La Valdichiana”

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